giovedì 20 novembre 2008

osservazioni/critiche presentate dal Comitato NO7 piani in data 11.11.2008 al Sindaco di Gaggiano (prot. di ricezione: n. 11146)



Al Sindaco
Franco Miracoli
Comune di Gaggiano (MI)

OGGETTO:
osservazioni/critiche avverso la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 24.09.2008 – adozione P.I.I. “ex Consorzio Agrario di via Marconi”.

Questo Comitato apartitico e apolitico spontaneamente costituito tra cittadini gaggianesi, avente come Presidente il Sig. Sacchi Silvano e come Coordinatore il Sig. Gregori Tiziano, con sede in Gaggiano (MI), via Marconi 16, ha finalità partecipative per ciò che riguarda la gestione e i programmi di intervento nell’area denominata “ex Consorzio Agrario” di via Marconi, ed è portatore di proposte per una riqualificazione e uno sviluppo equilibrato, sostenibile e partecipato per l’area in questione.

Le osservazioni che vengono presentate sorgono a seguito dall’adozione del P.I.I. in oggetto indicato che non tiene conto alcuno del profilo ambientale, urbanistico ed architettonico, nonostante che l’area gaggianese ed in particolar modo quella del quartiere Torretta goda di peculiarità invadiate da altri Comuni adiacenti.

Purtroppo il P.I.I. in oggetto, che assume il carattere di variante al P.R.G. e al P.T.C.P. prevede interventi di ristrutturazione e una edificazione pari a un totale di mc. 15.500 (di cui 14.700 mc. di nuova residenza e 800 mc. di nuova superficie commerciale) a fronte di 12.000 mc. possibili in base al PRG vigente, stante la mancanza del PGT. Nella stessa edificazione è prevista una altezza di 25,75 m., con un totale complessivo di 60 nuovi appartamenti, 100 box per i suoi residenti, circa 35-40 parcheggi pubblici, inclusi i 18 già esistenti, sul piazzale della stazione FS, una nuova strada di collegamento da p.za IV Novembre a via S.Invenzio, ecc.

PRIMA OSSERVAZIONE:
nel 2005 l’assessore all’urbanistica Pezzotti Maurizio con lettera prot. 3753 del 22.03.2005 fece delle considerazioni preliminari all’ex proprietario del Consorzio Agrario Provinciale dicendo che: “vanno previsti immobili massimo di 4 piani fuori”, senza “mantenere l’attuale palazzina” ed in sostituzione di essa “uno spazio libero sul fronte di via Marconi”, “la destinazione in parte commerciale andrebbe verificata con indagine di mercato” e, “per quanto riguarda la volumetria, in linea di massima, … 12.000 mc.”.
CRITICA del Comitato NO7 piani:
perché oggi con la delibera indicata in oggetto in poco più di 3 anni, lo stesso assessore stravolge tutto?
Dov’è stata fatta (e se fatta con chi) l’indagine di mercato, dato che si prevedono 800 mc di terziario commerciale?
Perché l’aumento di volumetria da 12.000 mc. a 15.500 mc.? Se riguarda la “pianificazione dinamica come richiedono i tempi moderni” come disse l’ing. Fugazza nel Consiglio Comunale del 23.09.2008, è vero che ci guadagnano le imprese costruttrici, gli operai che ricevono lavoro, l’Amministrazione comunale che ha un beneficio economico di 600.000 – 650.000 euro, ma i cittadini che attualmente vivono lì intorno che benefici hanno? E’ evidente che l’edificio che sarà a costruire, a causa dei volumi eccessivi, a nostro avviso non si raccorda con il tessuto urbano circostante ed esistente nell’area scelta. La struttura in progetto appare sovradimensionata e pure poco sensibile ai temi ecologici perché pare non utilizzi fonti rinnovabili.
E’ possibile che solo la “monetizzazione” è la soluzione più funzionale? In ogni caso le modifiche non sono spiegate!

SECONDA OSSERVAZIONE:
E’ certo che dentro l’area del Consorzio Agrario esistono n. 2 cisterne dell’età di circa 50 anni nelle quali venivano versati petrolio e gasolio. Queste cisterne tutt’ora esistenti sono rimaste deteriorate nel tempo ed hanno avuto bisogno di diverse impermeabilizzazioni per evitare la fuori uscita dei liquidi con possibile pericolo di inquinamento della falda che sotto sta a circa 1,5 m. dalla base delle cisterne.
CRITICA del Comitato NO7 piani:
inopinatamente questa Amministrazione con determina (a firma del Sindaco F. Miracoli) del 22 settembre c.a. ha escluso dalla VAS il P.I.I., nonostante che, quanto meno, possibili pericoli di inquinamento della falda sembrano sussistere.
A tal proposito si rammenta che il vigente Regolamento Locale di Igiene Tipo, vuole che tutte le attività dismesse devono essere preventivamente bonificate affinchè sia dichiarata salubre l’area sulla quale si vorrà costruire.
Così formalmente si invita il Sindaco ad attivarsi congiuntamente all’unità organizzativa dell’ARPA, affinchè chiederà a suo tempo alla società costruttrice, che attivi tutte le procedure e i sondaggi per verificare l’inquinamento del suolo e del sottosuolo, attraverso analisi e carotaggi.

TERZA OSSERVAZIONE: PARCHEGGI, TRAFFICO E VIABILITA’
Nel progetto presentato risulta l’assenza di costruzione di nuovi parcheggi pubblici o meglio, ove se ne parla, si fanno risultare come nuovi quelli già esistenti lungo la piazza IV Novembre, e quelli già in costruzione per conto della RFI (adibiti ad esclusivo utilizzo della mobilità ferro/gomma) e già totalmente recepito dal PTCP.
Non vengono valutati gli impatti a livello ambientale, di inquinamento acustico e atmosferico. L’unica uscita viaria resta quella sul semaforo di via S. Invenzio
CRITICA del Comitato NO7 piani:
i parcheggi pubblici o di interesse pubblico sono assenti e devono esistere anche quelli interni all’ex area Consorzio dato che è prevista un’area commerciale.
Non sono state fatte analisi accurate, se non almeno superficialmente, riguardante i prevedibili “carichi di utenza” che si verranno a ripercuotere nello stesso quartiere a livello di traffico e di problemi di viabilità.
Il tracciato della nuova strada che si vuol costruire non risulta essere totalmente né del privato lotizzante, né del Comune, né tanto meno “disponibile”, come vuole la vigente normativa regionale e comunque va a terminare a “cul de sac”. Non sarà certo risolutiva una eventuale variazione della fase semaforica sull’intersezione della via S.Invenzio, idonea a far smaltire il traffico veicolare in uscita/entrata, aumentato (su un calcolo di 50-60 appartamenti) di almeno 100 autoveicoli in più.
Nonostante che l’area edificatoria si trovi a 30 metri dalla linea ferroviaria, a ridosso del centro storico del paese, è parere di questo Comitato che detta area resta interessata dal PTCP provinciale, perché posta a 30 metri dalla linea ferroviaria Milano-Mortara. A tal proposito si informa che questo Comitato è stato convocato dall’assessore P. Mezzi della Provincia di Milano per relazionare a riguardo.
Sarebbe invece auspicabile che prima di autorizzare la costruzione di queste palazzine, l’Amministrazione comunale si attivi in maniera decisa presso la Provincia affinchè sia costruito quel ponte (tangenzialina ovest) di collegamento tra Rosate e l’allacciamento lungo la S.S. 494, il cui carico veicolare attualmente si riversa costantemente lungo le vie locali del Comune.

QUARTA OSSERVAZIONE: IL CONSORZIO AGRARIO
Non è menzionata alcuna ipotesi di riqualificazione della struttura del Consorzio Agrario
CRITICA del Comitato NO7 piani:
dovrebbe essere interesse della stessa Amministrazione Comunale far riconoscere alla attuale struttura consortile un interesse storico o etno antropologico (c.d. “tutela monumentale”), come avvenuto in quello di Corbetta (MI).
Difatti l’attuale struttura edificatoria è così composta:
n. 1 palazzina parallela alla via Marconi, costruita agli inizi del 1900 per latteria e poi destinata all’uso di uffici del Consorzio (piano terra) e abitazioni (al primo piano);
n. 1 torre di carico + silos a 10 campate (con varie celle), costruiti agli inizi degli anni ‘20 proprio per l’attività del neo-Consorzio, destinate allo stoccaggio e lavorazione di frumento, mais e orzo;
n. 1 capannone adibito uso magazzino costruito agli inizi anni ’80.
Esiste per di più un altro tipo di tutela oltre a quella “monumentale”: la “tutela paesaggistica”.
In inerzia di questa Amministrazione comunale, il Comitato NO7 piani si è attivato presso la Sovraintendenza competente affinchè ne verifichi la salvaguardia. Perché questa Amministrazione non pensa preventivamente di salvaguardarla?

QUINTA OSSERVAZIONE: VERSAMENTO CON INTROITO DI EURO 100.000
Le fasi procedurali che riguardano il P.I.I. sono in sostanza quattro: adozione del P.I.I. – osservazioni sul P.I.I. – approvazione del P.I.I. – convenzione con la società costruttrice.
CRITICA del Comitato NO7 piani:
le quattro fasi sono ben scandite nel tempo. Attualmente ci si trova nella seconda e si è a conoscenza che la società Elle srl ha già versato, come acconto di oneri di urbanizzazione secondaria (ordinativo di incasso n. 2609 del 19.06.2008) la somma anticipata di euro 100.000 (centomila/00).
Prima di tutto è doveroso dire perché questa Amministrazione comunale ha vagliato questo progetto della “Elle srl”, che non comprende i necessari parcheggi pubblici, mossa solo da una irrefrenabile volontà di far costruire al più presto (i fatti occorsi da giugno a oggi lo confermano). Ma ciò che più conta è rilevare che qualsiasi somma è legittimamente stanziabile solo nella quarta fase e cioè solo quando, effettuati i preventivi passaggi, si arriva alla convenzione. Credendo che possa trattarsi di una clamorosa svista, si è del parere che questa Amministrazione comunale debba necessariamente restituire detta somma alla società Elle srl. In difetto di ciò questo Comitato riferisce che trascorsi 15 giorni, senza prova di restituzione dell’importo di euro 100.000, si attiverà presso la Procura della Repubblica competente in sede penale per far verificare se detto introito costituisce reato secondo le vigenti norme del codice penale, con conseguente richiesta di sequestro penale della somma stessa, dato che sarebbe illecitamente acquisita.

SESTA OSSERVAZIONE: VAGLIO DI LEGITTIMITA’
Il P.I.I. è stato adottato attraverso la normativa regionale, legge 12/2005.
CRITICA del Comitato NO7 piani:
si ravvisano violazioni cui agli articoli 90 commi 1 e 4, 91 comma 1 e 92 commi 3 e 4 della legge regionale 12/2005.
Difatti: il P.I.I. adottato risulta totalmente privo delle analisi dei carichi di utenza; manca di qualsiasi proposta che riguarda l’interesse pubblico (leggasi parcheggi pubblici); viene adottato modificando l’obiettivo riqualificativo del Consorzio Agrario. Inoltre: l’adozione del P.I.I. non motiva analiticamente il perché dell’aumento di volumetria da 12.000 a 15.500 mc e si riferisce ad una nuova strada di collegamento di cui nessuno tra privato e Comune ne ha la totale “disponibilità”.
Per quanto sopra appare quindi illegittima, a nostro avviso, la procedura adottata per il P.I.I.

CONCLUSIONI
Se il privato persegue evidentemente i propri interessi (economici) e non sempre si può pretendere che sia sensibile ai valori di tutela ambientale, ben altra responsabilità spetta alla pubblica amministrazione che ha il compito di soddisfare il bisogno di oggi degli attuali cittadini.
La struttura residenziale e commerciale costituisce ad avviso di questo Comitato un costo eccessivo in termini di sostenibilità e consumo della risorsa del suolo, che non è pienamente compensato dalla proposta presentata, carente dal punto di vista dell’innovazione e della sensibilità alle tematiche ambientali.
Dato che lo stesso Statuto del Comune di Gaggiano prevede la “partecipazione”, riconoscendo un ruolo centrale dei cittadini, sarebbe molto utile se fossero organizzati diversi momenti di partecipazione dei cittadini, utili al miglioramento del progetto e alla limitazione degli effetti dannosi, senza considerarli già preliminarmente come “clacque” di qualche gruppo politico presente in Consiglio comunale.
Per tutto quanto sopra il Comitato NO7 piani chiede pertanto che il P.I.I. in questione non venga approvato in via definitiva, ritenendo necessaria una seria riflessione su quanto sopra esposto e invita ad un’opportuna svolta di buon senso, in considerazione che un’altra colata di cemento va a depauperare ulteriormente questo invidiato territorio.
Purtroppo è luogo comune che di quella cultura e di quella attenzione al territorio, non esiste più traccia.
Si vogliono costruire nuovi edifici, si fa “edilizia”, si deroga spesso al piano regolatore, ma non si fa urbanistica; fare urbanistica, si sa, significa progettare e realizzare la città promuovendone lo sviluppo armonico, non semplicemente costruire nuovi edifici assecondando le esigenze dell’economia dimenticando quelle della comunità e del territorio, inteso come un insieme organico tra residenti, cittadini utenti e ambiente. Si fa appello alla sensibilità di questa Amministrazione perché sia evitato con questo intervento un ulteriore sfregio alla città e, sopra tutto, si determini un peggioramento complessivo della qualità del vivere in un quartiere già cementificato.
Il Comitato NO7 piani torna infine a chiedersi le ragioni per le quali non si attende la predisposizione del P.G.T. prima di approvare piani e varianti che dovrebbero essere, appunto, governati dal nuovo strumento urbanistico.
Si richiede di essere sentiti per quanto sopra descritto.

Cordiali Saluti
Il Presidente del Comitato NO7piani:
Silvano dr. Sacchi

Il Coordinatore del Comitato NO7piani:
Tiziano Gregori

Gaggiano, 10.11.2008

COMITATO NO7 PIANI
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